Sicilia contesa - separatismo, guerra e mafia
Antonello Battaglia
Il separatismo siciliano, di cui si
intravedono le radici nei moti insurrezionali
che nel corso dei secoli colpirono l’isola,
ebbe vasta diffusione e inquietanti sviluppi
tra il 1943 e il 1950. Alla vigilia dello sbarco
alleato fu fondato il Comitato provvisorio per
l’Indipendenza, sedicente portavoce delle
aspirazioni dei siciliani, che avrebbe colmato
il vuoto politico lasciato dal fascismo e
permesso al movimento di proporsi come
corrente di rinnovamento. Nel febbraio del
1944 la riconsegna deM’isola all’Italia da
parte degli Alleati e la decisa risposta dello
Stato alle istanze siciliane portarono a un
inasprimento dello scontro fra il Regio Esercito
e i “guerriglieri” indipendentisti. I rastrellamenti
e le battaglie campali ridimensionarono
l’eversione secessionista; fu intavolata una
trattativa segreta fra lo Stato e i separatisti,
che avrebbe portato alla concessione
dell’autonomia siciliana.
Negli anni successivi l’isola fu governata
quasi ininterrottamente dalla Democrazia
Cristiana, ma l’agognata crescita economica
non ci fu. L’autonomia, associata non di
rado al federalismo, è ancora oggi al centro
di un ampio dibattito, in una fase storica
caratterizzata da crescente sfiducia nei
confronti dello Stato e dalla nascita di
movimenti che rivendicano l’indipendenza.
Come nel Nord Italia, anche in Sicilia
iniziano a serpeggiare e a ridestarsi timide
simpatie filo-separatiste.
ANTONELLO BATTAGLIA insegna Storia
delle relazioni internazionali all'Università
di Roma «Sapienza». Si è occupato del
separatismo siciliano e del Risorgimento
italiano. Tra i suoi lavori da ricordare
almeno La capitale contesa. Firenze,
Roma e la Convenzione di settembre
(1864)(Roma 2013).
intravedono le radici nei moti insurrezionali
che nel corso dei secoli colpirono l’isola,
ebbe vasta diffusione e inquietanti sviluppi
tra il 1943 e il 1950. Alla vigilia dello sbarco
alleato fu fondato il Comitato provvisorio per
l’Indipendenza, sedicente portavoce delle
aspirazioni dei siciliani, che avrebbe colmato
il vuoto politico lasciato dal fascismo e
permesso al movimento di proporsi come
corrente di rinnovamento. Nel febbraio del
1944 la riconsegna deM’isola all’Italia da
parte degli Alleati e la decisa risposta dello
Stato alle istanze siciliane portarono a un
inasprimento dello scontro fra il Regio Esercito
e i “guerriglieri” indipendentisti. I rastrellamenti
e le battaglie campali ridimensionarono
l’eversione secessionista; fu intavolata una
trattativa segreta fra lo Stato e i separatisti,
che avrebbe portato alla concessione
dell’autonomia siciliana.
Negli anni successivi l’isola fu governata
quasi ininterrottamente dalla Democrazia
Cristiana, ma l’agognata crescita economica
non ci fu. L’autonomia, associata non di
rado al federalismo, è ancora oggi al centro
di un ampio dibattito, in una fase storica
caratterizzata da crescente sfiducia nei
confronti dello Stato e dalla nascita di
movimenti che rivendicano l’indipendenza.
Come nel Nord Italia, anche in Sicilia
iniziano a serpeggiare e a ridestarsi timide
simpatie filo-separatiste.
ANTONELLO BATTAGLIA insegna Storia
delle relazioni internazionali all'Università
di Roma «Sapienza». Si è occupato del
separatismo siciliano e del Risorgimento
italiano. Tra i suoi lavori da ricordare
almeno La capitale contesa. Firenze,
Roma e la Convenzione di settembre
(1864)(Roma 2013).
Thể loại:
Năm:
2014
Nhà xuát bản:
Salerno Editrice
Ngôn ngữ:
italian
Trang:
136
ISBN 10:
8884029422
ISBN 13:
9788884029423
File:
PDF, 2.10 MB
IPFS:
,
italian, 2014